
Come superare l’ATS: il filtro automatico che legge il tuo CV nel recruiting tech
Scopri cos’è un ATS, come funziona e cosa inserire nel tuo CV per evitare di essere scartato da un algoritmo prima ancora del colloquio
FUN FACTS

Come funziona davvero l’ATS: l’algoritmo che legge il tuo CV prima del recruiter
Nel mondo della selezione del personale tech, c’è una fase che molti candidati non conoscono: il primo filtro al tuo curriculum non lo fa un recruiter in carne e ossa, ma un software chiamato ATS (Applicant Tracking System).
L’ATS è un sistema automatizzato che aiuta le aziende a gestire e smistare le centinaia (o migliaia) di CV ricevuti per ogni offerta.
Ecco perché può succedere che tu non riceva risposta nonostante il tuo profilo sia valido: il tuo CV potrebbe non aver mai superato il filtro automatico.
Come funziona un ATS nel recruiting tech
Un ATS cerca all’interno del CV parole chiave specifiche legate alla posizione aperta.
Se, ad esempio, un annuncio cerca uno sviluppatore backend con conoscenze di Node.js, PostgreSQL e API REST, e nel tuo CV queste parole non compaiono, l’algoritmo potrebbe scartarti prima ancora che il tuo profilo venga letto da un recruiter.
Non si tratta di un sistema “intelligente”: molti ATS non comprendono sinonimi, frasi generiche o layout troppo complessi. Funzionano meglio con CV strutturati in modo semplice e chiaro, con i termini tecnici ben evidenziati.
Come rendere il tuo CV leggibile da un ATS
Per aumentare le possibilità che il tuo CV arrivi davvero a un recruiter umano, ti consiglio di:
Usare le parole chiave presenti nell’annuncio (ma solo se realmente attinenti al tuo profilo)
Evitare grafiche complesse, colonne o elementi visivi decorativi (che possono creare problemi di lettura)
Preferire un formato standard come .docx o PDF semplice, con font leggibili
Strutturare il contenuto per sezioni: competenze tecniche, esperienze, istruzione, progetti personali
Un esempio? Se hai lavorato a un progetto personale con Express.js, scrivilo chiaramente sotto una sezione "Progetti", specificando le tecnologie usate.
Il tuo CV va scritto per persone, ma anche per algoritmi
L’ATS non è un nemico, ma uno strumento che puoi imparare a gestire.
Basta essere consapevoli di come funziona, inserire le giuste parole chiave e mantenere chiarezza e ordine nel CV. Così potrai superare il primo ostacolo e arrivare dove puoi far vedere chi sei: al colloquio, davanti a persone vere che vogliono conoscere chi sei davvero (e non solo cosa hai scritto in grassetto).
Ricorda, inoltre, che non tutte le società basano lo screening dei CV totalmente sugli ATS, ma intervengono "umanamente" all'attività e che gli ATS sono strumenti nati per facilitare la vita dei recruiter che ricevono una mole elevata di candidature e non un modo per penalizzare i candidati.
Dulcis in fundo, cosa ti consiglio: Customizza il CV, fatti furbo, non mentire sulle competenze, ma se hai usato una tecnologia anche solo al livello base, anche solo per un progetto personale, prendi coraggio e buttacela dentro!