Come superare un colloquio tecnico da programmatore junior: guida pratica

Devi affrontare un colloquio tecnico come programmatore junior? Scopri consigli pratici, esercizi utili e strategie per prepararti al meglio ed evitare errori comuni.

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Alessandro Astolfi

8/24/20253 min read

man siting facing laptop
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Perché i colloqui tecnici non sono mai una passeggiata

Hai ricevuto la chiamata tanto attesa: “Ti invitiamo a un colloquio tecnico”. In quel momento pensi: “Beh, tanto so scrivere due "for loop", che ci vorrà?”.
Spoiler: il colloquio tecnico non è un caffè al bar. È il momento in cui l’azienda vuole capire davvero quanto sai mettere le mani nel codice, se sai ragionare di fronte a un problema e soprattutto come reagisci sotto pressione. Non basta conoscere l’ultimo framework “alla moda”, serve dimostrare di avere delle solide basi e un approccio logico.

Prepararsi è fondamentale. Molti candidati perdono occasioni d’oro semplicemente perché arrivano impreparati pensando “improvviserò”. E invece no: improvvisare qui non funziona.

Ripassa le basi della programmazione

Hai fatto progetti fighissimi con React o hai sperimentato con framework usciti l’altro ieri? Bene. Ma se ti chiedono come funziona una lista o cos’è l’ereditarietà e inizi a sudare freddo, non è un bel segnale.

Prima di un colloquio, dedica del tempo a rinfrescare le basi. In particolare:

  • Strutture dati fondamentali (array, liste, stack, code)

  • Concetti di OOP (classi, ereditarietà, polimorfismo)

  • Algoritmi semplici (ordinamento, ricerca, ricorsione)

Non serve un’enciclopedia in testa, ma se non ricordi la differenza tra == e ===, è ora di aprire gli appunti. Le aziende non cercano un supereroe, ma un junior che sappia muoversi con sicurezza sulle fondamenta.

Allenati con le coding challenge

Il modo migliore per non andare nel panico è allenarsi. Le coding challenge non servono solo per fare bella figura, ma per abituare la mente a ragionare in tempi stretti. Non devi diventare un ninja di LeetCode, ma fare un po’ di esercizio pratico ogni giorno ti cambia la partita.

Prova piattaforme come:

  • HackerRank

  • Codewars

  • LeetCode

Bastano 20-30 minuti al giorno: molto meglio che scorrere TikTok. Ti aiuterà a sviluppare un approccio mentale più rapido e a non farti bloccare alla prima domanda “strana”.

Studia il contesto dell’azienda

Un errore comune è pensare che il colloquio tecnico sia solo “scrivi questa funzione e basta”. Spesso ti chiederanno anche come affronteresti un problema o se hai esperienza con metodologie di lavoro in team.

Per questo, prima del colloquio:

  • Informati sullo stack tecnologico usato dall’azienda

  • Ripassa i concetti di Git (branch, pull request, merge)

  • Fatti un’idea di come funziona il ciclo di sviluppo software (agile, scrum, ecc.)

Mostrare di avere familiarità con il loro ambiente di lavoro ti farà sembrare molto più pronto e meno “junior sperduto”.

Prova con colloqui simulati

Rispondere nella testa e rispondere ad alta voce sono due sport diversi. Quando sei davanti a un recruiter o a un tecnico, le parole contano tanto quanto il codice. Balbettare alla prima domanda non trasmette sicurezza.

Prova a fare colloqui simulati con un amico programmatore. Se non hai nessuno disponibile, esercitati ad alta voce da solo: prendi una domanda comune (tipo “come funziona una linked list?”) e prova a spiegarla come se fossi davanti a un selezionatore. È il miglior modo per prendere confidenza.

Non dimenticare il lato umano

Alla fine, le aziende non cercano solo qualcuno che sappia scrivere codice funzionante. Vogliono anche una persona con cui poter lavorare senza impazzire. Il fattore umano conta tantissimo.

Cosa puoi fare?

  • Mostra entusiasmo per il ruolo, senza esagerare

  • Fai domande intelligenti sull’azienda, il team o i progetti

  • Non avere paura di dire “non lo so”: meglio ammettere un limite che inventarsi risposte campate in aria

Spesso i recruiter preferiscono un junior onesto e curioso a un candidato che sembra sapere tutto ma non ispira fiducia.

Consiglio conclusivo: preparati, sempre.

Il colloquio tecnico è un’occasione preziosa, non un ostacolo insormontabile. Prepararsi non significa diventare un genio in due settimane, ma arrivare con le idee chiare, le basi ripassate e la giusta attitudine.

Un’ora di studio mirato può fare davvero la differenza tra un “le faremo sapere” e un “benvenuto a bordo”.