Diventare Embedded Developer: guida completa per entrare nel mondo dell’elettronica e del firmware

Una guida chiara e completa per chi vuole diventare sviluppatore embedded: cosa fa questa figura, quali competenze servono, quali linguaggi imparare e come iniziare con progetti pratici nel mondo dell’elettronica e dei microcontrollori.

TECH PILLS

Alessandro Astolfi

11/4/20253 min read

a couple of electronic devices sitting on top of a table
a couple of electronic devices sitting on top of a table

Introduzione

Quando si parla di programmazione, molti giovani sviluppatori immaginano interfacce, app, backend o siti web modernissimi pieni di animazioni e colori.
Lo sviluppo embedded, invece, è un mondo diverso: più concreto, più vicino all’ingegneria e ai dispositivi reali.

Qui non si lavora per far comparire un bottone sullo schermo — si lavora per far accendere un motore, leggere un sensore, controllare un sistema industriale. E quando tutto funziona, non ricevi una reaction su Instagram, ma hai messo in moto un oggetto che esiste davvero. È una soddisfazione particolare.

Se ti incuriosisce il rapporto tra software ed elettronica, se ti piace capire come funzionano davvero le cose e non hai paura di qualche LED che non vuole collaborare… questa potrebbe essere la strada giusta.

Cosa fa uno sviluppatore embedded

Uno sviluppatore embedded si occupa di scrivere software che vive dentro dispositivi elettronici: microcontrollori, moduli di controllo, schede industriali, piccoli computer pensanti che devono gestire attività precise e affidabili.

Niente cloud, niente interfacce grafiche scintillanti: qui il software dialoga direttamente con il circuito.
Un errore non mostra una popup d’errore, ma può far spegnere un motore, bloccare un dispositivo o mandare in tilt una trasmissione seriale.

In pratica, il lavoro include:

  • Programmazione in C e C++ (sì, senza framework colorati)

  • Interpretare datasheet e manuali tecnici

  • Configurare microcontrollori e periferiche

  • Usare protocolli di comunicazione come I2C, SPI, UART, CAN

  • Test e debug su hardware reale

  • Gestione del firmware e ottimizzazione della memoria

È un ruolo che richiede precisione, metodo e anche una certa pazienza: il debug su un microcontrollore non è esattamente come aggiornare una pagina web e fare refresh.

Chi è adatto a questo percorso

Di solito si avvicinano a questo mondo due categorie di persone:

1) Chi ama capire come funzionano le cose

Magari eri quello che smontava i telecomandi o apriva i giocattoli per "vedere dentro".
Bene: qui quel tipo di curiosità è un superpotere.

2) Chi vuole un ruolo tecnico e concreto

Ti piace la logica dell’informatica ma vuoi qualcosa di più vicino alla fisica, al mondo reale e ingegneristico.

Se invece cerchi un ambito “chiavi in mano”, tutto alto livello, con librerie pronte e immediata gratificazione… forse questo percorso non è il più semplice.
Ma se ami le sfide tecniche, l’embedded può essere estremamente soddisfacente.

Percorso formativo consigliato

Per entrare nel settore, molte persone arrivano da:

  • Ingegneria Informatica

  • Ingegneria Elettronica

  • Ingegneria dell’Automazione / Meccatronica

  • ITS tecnici orientati all’automazione e all’elettronica

Non è obbligatorio avere una laurea, ma serve una base tecnica solida.
E soprattutto serve pratica: questo non è un settore da affrontare solo sui libri.

Competenze fondamentali

Linguaggi

Il re è C.
È il linguaggio che permette il massimo controllo dell’hardware e delle risorse.
Poi:

  • C++ — per sistemi più complessi

  • Assembly — per capire a fondo cosa succede (anche solo le basi)

  • Python — utilissimo per strumenti, test e script

E per chi guarda al futuro: Rust sta iniziando a farsi vedere.

Conoscenze hardware

Non devi diventare un progettista elettronico, ma devi:

  • conoscere i componenti base

  • capire cos’è un microcontrollore e come funziona

  • saper leggere un datasheet

  • orientarti tra schemi elettrici

Strumenti di lavoro

Oltre all’IDE, è normale usare:

  • oscilloscopio

  • analizzatore logico

  • multimetro

  • strumenti di flashing e debugging

  • Git (sempre lui)

Sono strumenti che permettono di capire cosa succede nel sistema, non solo nel codice.

Dove si lavora nel mondo embedded

L’embedded è ovunque, anche se spesso non si vede. I principali settori sono:

  • Automotive (centraline, sensori, comunicazioni)

  • IoT e smart devices

  • Robotica e automazione industriale

  • Dispositivi medicali

  • Elettronica di consumo

  • Telecomunicazioni e sistemi embedded speciali

È un settore che cresce costantemente, perché il mondo sta diventando sempre più “intelligente” e automatizzato.

Come iniziare passo dopo passo

Non serve partire con sistemi complessi. Meglio costruire la base:

Primo livello

  • Arduino o ESP32

  • Accendere LED, leggere sensori, comunicazione seriale

Sì, è semplice — ma è il passaggio fondamentale per capire l’hardware.

Secondo livello

  • Passare a STM32 o PIC

  • Usare RTOS come FreeRTOS

  • Gestire comunicazioni più complesse

Terzo livello

  • Scrivere driver

  • Ottimizzare memoria e consumo

  • Progettare sistemi più completi

Progetti utili da fare:

  • stazione meteo con sensore di temperatura/umidità

  • piccolo robot mobile

  • sistema di allarme con sensore di movimento

  • termostato smart

Pubblicarli su GitHub è un’ottima idea: mostra competenze pratiche meglio di qualsiasi curriculum.

Conclusione

Diventare embedded developer significa entrare in un mondo tecnico, rigoroso e molto stimolante.
È un lavoro che unisce logica software, conoscenza dell’hardware e capacità di sperimentare.

Non è il percorso più immediato, ma chi sceglie questa strada ottiene competenze solide, richieste e difficilmente sostituibili.

Se ti piace capire e controllare ciò che accade “sotto il cofano” delle tecnologie che usiamo ogni giorno, l’embedded può offrirti una carriera interessante, concreta e piena di opportunità.