Come trovare il primo lavoro tech anche senza esperienza (davvero)

Vuoi entrare nel mondo tech ma non hai esperienza? Ecco come costruire un portfolio credibile, trovare opportunità reali e farti assumere come junior developer (senza miracoli).

TECH PILLS

Vincent Stefanucci

10/20/20254 min read

yellow and gray robot toy
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Come trovare il primo lavoro tech anche senza esperienza (davvero)

Entrare nel mondo tech sembra facile: “basta imparare a programmare”, “c’è sempre domanda”, “gli sviluppatori sono introvabili”.
Poi scopri che, nonostante tu abbia studiato per mesi, fatto corsi online e seguito mille tutorial, nessuno ti risponde ai CV.

Benvenuto nel paradosso del junior developer: tutti cercano persone con esperienza, ma nessuno ti dà la prima occasione per farla.

La buona notizia? Si può uscire da questo circolo vizioso. Non con trucchi o frasi magiche, ma con un piano concreto.

1. Capisci come ragiona chi deve assumerti

Partiamo da un punto spesso ignorato: un’azienda non cerca solo qualcuno che “sa programmare”.
Cerca qualcuno che riesca ad aggiungere valore nel minor tempo possibile.

Tradotto: se sei junior, non ti viene chiesto di essere un esperto, ma di dimostrare che puoi imparare in fretta, comunicare bene e non bloccare il team.

Chi assume un profilo senza esperienza non vuole “il genio del codice”, ma una persona curiosa, autonoma, che sa chiedere aiuto e che mostra voglia di crescere.

Molti junior pensano che basti saper scrivere codice. In realtà serve dimostrare potenziale e mentalità da professionista, anche se non hai ancora esperienza reale.

2. Crea un portfolio (anche se non hai mai lavorato)

Se non puoi mostrare esperienza, mostra progetti.
Un portfolio è la tua vetrina: deve dimostrare che sai fare cose vere, anche piccole, ma fatte bene.

Non serve creare l’ennesima app “To Do List”, ma qualcosa che mostri personalità. Ecco alcune idee:

  • un piccolo sito personale responsive e curato;

  • un’app che risolve un problema reale (anche tuo!);

  • un clone semplificato di un prodotto famoso (Spotify, Trello, ecc.);

  • un progetto open source con contributi pubblici su GitHub;

  • un mini tool utile a una community (anche uno script semplice può bastare).

Meglio tre progetti semplici, finiti e documentati, che dieci repository abbandonati.

Scrivi un README chiaro, spiega cosa hai imparato, mostra che sai organizzare il lavoro.
Questo vale più di mille righe di codice perfette ma incomprensibili.

3. Costruisci la tua presenza online

Oggi il tuo profilo vale quanto il tuo CV.
Un recruiter che legge il tuo nome su un curriculum probabilmente ti cerca su LinkedIn o GitHub in meno di un minuto.
E lì si gioca la prima impressione.

Cose da curare:

  • Profilo LinkedIn completo, con titolo chiaro (es. “Junior Backend Developer in cerca di nuove sfide”);

  • una bio breve ma autentica, che racconti chi sei e cosa stai imparando;

  • post occasionali sui progetti o sulle difficoltà che superi: mostrano che stai crescendo e partecipi alla community;

  • GitHub attivo, con repository aggiornati e puliti (non serve fare commit ogni giorno, basta essere ordinati).

Mostrare ciò che stai imparando è molto più potente che fingere di sapere già tutto.

4. Sfrutta le community e le connessioni

Il mondo tech vive di community: Discord, Slack, Meetup, Telegram, Reddit, LinkedIn…
Spesso la prima opportunità non arriva da un annuncio, ma da una persona che ti conosce, anche solo online.

Partecipa a eventi (anche virtuali), contribuisci a progetti open source, fai domande e rispondi agli altri.
Mostrati curioso, rispettoso e disponibile.

Molte aziende preferiscono assumere persone segnalate o conosciute nella community rispetto a chi invia un CV freddo.
Non devi essere “famoso”, basta farti vedere nel modo giusto.

5. Cerca stage e percorsi reali, non scorciatoie

È normale voler saltare gli stage e puntare subito al primo contratto “vero”.
Ma se sei all’inizio, uno stage serio o una collaborazione freelance anche breve possono fare la differenza.

Spesso è in quei mesi che impari come funziona davvero un team, come si scrive codice in gruppo, come si gestiscono issue e code review.
E soprattutto, aggiungi al CV la cosa più preziosa di tutte: esperienza verificabile.

Evita invece percorsi che promettono lavori garantiti dopo un corso di poche settimane.
Quasi sempre sono promesse esagerate: ti servirà comunque tempo per crescere.

6. Non inseguire tutti i linguaggi: scegli una direzione

Molti principianti credono che per essere assunti serva conoscere tutto: Java, Python, React, Node, Docker, SQL, e magari anche un po’ di AI.
Errore classico.

All’inizio devi solo scegliere un’area e costruire una base solida.
Ecco qualche esempio:

  • se ti piace il lato visivo → frontend (HTML, CSS, JavaScript, React o Vue);

  • se ami logica e dati → backend (Python, Node.js, Java, SQL, API);

  • se ti appassiona la sicurezza → cybersecurity;

  • se ami automatizzare → DevOps o Cloud.

Scegli una direzione e resta coerente per un po’.
I recruiter apprezzano chi mostra un percorso chiaro, non chi cambia tecnologia ogni mese.

7. Mostra progressi, non perfezione

Molti junior si bloccano perché pensano di non essere “pronti”.
Aspettano di sapere “abbastanza” prima di candidarsi.
Ma la verità è che non sarai mai completamente pronto.

Le aziende lo sanno.
Non cercano qualcuno perfetto, ma qualcuno che migliora di mese in mese.

Aggiorna il tuo portfolio, pubblica i progressi, racconta cosa stai imparando.
Anche condividere una piccola lezione su LinkedIn (“oggi ho capito finalmente come funziona Git Merge”) mostra che sei vivo, curioso e costante.

8. Preparati ai colloqui con realismo

Se arrivi a un colloquio, ricordati che non devi dimostrare di essere un senior.
Devi dimostrare di saper pensare in modo logico, comunicare con calma e imparare dagli errori.

Molti recruiter preferiscono un junior sincero che dice “non lo so ma posso impararlo”, piuttosto che uno che finge sicurezza e si incarta su domande semplici.

Prepara esempi di problemi che hai risolto nei tuoi progetti, anche piccoli.
Mostra come hai affrontato le difficoltà e cosa hai imparato.
È questo che ti rende credibile.

9. Sii paziente (ma costante)

Trovare il primo lavoro tech richiede tempo.
Non perché il mercato non abbia spazio, ma perché serve trovare il match giusto tra le tue competenze e le necessità dell’azienda.

All’inizio potresti ricevere decine di “no”. È normale.
Ma ogni candidatura, ogni colloquio e ogni feedback sono parte del processo.

Chi riesce a entrare nel settore non è sempre il più bravo tecnicamente, ma quello che non si ferma dopo i primi rifiuti.

Conclusione

Trovare il primo lavoro tech senza esperienza è difficile, ma possibile.
Non serve un miracolo, serve un percorso: studiare con costanza, creare progetti reali, farsi conoscere, mostrare progressi e mantenere la curiosità accesa.

Chi entra nel mondo tech oggi non deve per forza essere un genio.
Deve solo essere disposto a imparare più velocemente di chi si arrende.

E quello, alla fine, è il vero segreto per iniziare davvero una carriera nel tech.